Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato: cosa cambia nella dichiarazione dei redditi?

Nel 2025 cambiano alcune regole importanti per chi possiede un impianto fotovoltaico e riceve compensazioni economiche dal GSE attraverso il meccanismo dello Scambio sul Posto (SSP) o del Ritiro Dedicato (RID). Le novità riguardano in particolare la dichiarazione dei redditi, con l’introduzione di automatismi che semplificano gli adempimenti fiscali per migliaia di produttori domestici.

Vediamo cosa succede e quali accorgimenti sono necessari per gestire correttamente la propria situazione fiscale.

Come sono tassati i redditi da energia solare

Per chi possiede un impianto fotovoltaico fino a 20 kWp installato su un’abitazione privata e non ha avviato un’attività imprenditoriale legata alla produzione di energia, i proventi derivanti dallo Scambio sul Posto o dal Ritiro Dedicato rientrano nella categoria dei redditi diversi.

Fino al 2024, questi redditi dovevano essere dichiarati manualmente dal contribuente nei modelli 730 o Redditi PF (quadro D o RL), riportando le somme ricevute dal GSE per l’energia venduta o compensata. Ciò valeva sia per le eccedenze dello Scambio sul Posto sia per i corrispettivi ottenuti con il Ritiro Dedicato.

Cosa cambia nel 2025 per la dichiarazione dei redditi per SSP e RID

A partire dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2024 (quindi da presentare nel 2025), le eccedenze SSP erogate dal GSE saranno automaticamente caricate nel 730 precompilato o nel modello Redditi PF dell’Agenzia delle Entrate. Questo significa che i contribuenti non dovranno più preoccuparsi di cercare e inserire manualmente gli importi ricevuti: sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a importarli, grazie a uno scambio di dati con il GSE.

Lo stesso meccanismo sarà esteso nel 2026 anche al Ritiro Dedicato: a partire da quella data, anche i corrispettivi percepiti per l’energia immessa in rete tramite RID saranno precompilati nei modelli dichiarativi.

A chi si applica la misura

Questa semplificazione interessa:

  • i soggetti privati non titolari di partita IVA;
  • proprietari di impianti fotovoltaici fino a 20 kWp;
  • impianti installati su edifici a uso abitativo;
  • produttori domestici che ricevono redditi occasionali dall’energia immessa in rete.

Restano esclusi gli impianti più grandi, quelli su edifici non residenziali, o coloro che svolgono attività d’impresa nel settore energetico: per queste categorie, resta l’obbligo di dichiarare i redditi secondo le consuete modalità contabili.

Come verificare gli importi in dichiarazione dei redditi

Per chi volesse comunque verificare i dati prima di inviare la dichiarazione, il GSE rende disponibile un documento scaricabile dal portale personale, nella sezione "Dati fiscali", dove è riportata l'entità dell’eccedenza riconosciuta o del corrispettivo pagato. Questo dato corrisponde a quanto sarà riportato automaticamente nel 730 precompilato.

È comunque consigliabile controllare che le informazioni siano corrette e, in caso di incongruenze, effettuare le modifiche manualmente prima dell’invio.

Importante sottolineare che queste novità non cambiano nulla per quanto riguarda l’IVA. I privati che non svolgono attività d’impresa e che hanno installato un impianto fotovoltaico a uso domestico continuano a non essere soggetti IVA per le operazioni legate alla vendita di energia, come previsto dalla normativa attuale.

Le CER: una nuova opportunità per l'autoconsumo condiviso

Mentre SSP e RID continuano a rappresentare strumenti per valorizzare l’energia prodotta in eccesso, il 2024-2025 è anche il momento di guardare oltre, verso modelli più partecipativi come le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le CER consentono di condividere l’energia tra più utenti, ottimizzando l’autoconsumo locale e accedendo a incentivi vantaggiosi. Si tratta di un’evoluzione interessante per chi desidera mantenere un ruolo attivo nella transizione energetica, anche in vista della chiusura graduale dello Scambio sul Posto.

Con Efficasa avrai a disposizione un servizio di consulenza e soluzioni chiavi in mano per l’ingresso in una CER, accompagnando famiglie, condomìni e PMI in tutte le fasi: progettazione, installazione e gestione tecnica e amministrativa. Un’occasione concreta per risparmiare e investire in un futuro energetico condiviso.

Conclusione

Le novità introdotte per la dichiarazione dei redditi da fotovoltaico rappresentano un passo importante verso la semplificazione e la trasparenza fiscale. Con l’automazione delle comunicazioni tra GSE e Agenzia delle Entrate, i contribuenti vedranno ridotti gli oneri burocratici, evitando errori e dimenticanze.

Nel frattempo, il settore si evolve: lo Scambio sul Posto non è più disponibile e l’unica opzione rimane il Ritiro Dedicato, ma le Comunità Energetiche offrono una nuova prospettiva, più articolata, più moderna e sostenibile. Scegliere il giusto partner, come Efficasa, può fare la differenza per orientarsi in un contesto normativo e tecnologico in rapida evoluzione.

Commenti (0)

Commenta per primo