Comunità Energetiche Rinnovabili e Autoconsumo Collettivo

Scopri i vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili e rivoluziona il tuo modo pensare l’energia!

In questo articolo parliamo di come puoi guadagnare dalla condivisione dell’energia anche senza acquistare un impianto fotovoltaico, diventare un protagonista della transizione ecologica, e contribuire a migliorare la vita della tua comunità.

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili

Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano una nuova frontiera nel settore dell'energia sostenibile.

Queste comunità sono costituite da un gruppo di persone o entità giuridiche che si uniscono per condividere e sfruttare l'energia prodotta da impianti fotovoltaici installati all'interno della comunità stessa.

Con la definizione del quadro normativo di riferimento e lo stanziamento dei fondi necessari per incentivarle, le comunità energetiche rinnovabili sono destinate finalmente ad essere realizzate su larga scala.

Di seguito nell’articolo proveremo a riassumere e semplificare un quadro complesso. Se ne hai bisogno, puoi chiedere direttamente chiarimenti anche a un nostro consulente cliccando qui.

L'obiettivo principale delle Comunità Energetiche Rinnovabili è quello di promuovere l'uso delle fonti energetiche pulite e ridurre la dipendenza dalle fonti non rinnovabili.

Invece di affidarsi esclusivamente ai tradizionali gestori di rete, i partecipanti alle comunità energetiche diventano "prosumer" e "consumer" allo stesso tempo.

I prosumer sono coloro che producono energia rinnovabile tramite l'installazione di pannelli solari fotovoltaici sul proprio tetto o in altre aree di proprietà. Questa energia viene poi immessa nella rete condivisa della comunità energetica. In cambio, i prosumer possono beneficiare di vantaggi come la compensazione dell'energia prodotta in eccesso o la riduzione delle bollette elettriche.

D'altro canto, i consumer sono i membri della comunità che non producono energia rinnovabile ma ne beneficiano.

Possono acquistare energia pulita dalla comunità energetica godendo di una parte dell’incentivo che lo Stato riconosce alla comunità per ogni kWh di energia elettrica prodotto e consumato all’interno della comunità stessa.

Come funzionano gli Incentivi per le Comunità Energetiche?

Gli incentivi dipendono da:

  • Zona geografica
  • Taglia dell’impianto
  • Prezzo zonale orario dell’energia


L'incentivo è vicino a 0,10 € al kWh per 20 anni e si somma ai normali benefici di cui gode chi realizza l’impianto fotovoltaico: autoconsumo, Ritiro Dedicato, detrazione fiscale del 50%.

Le risorse stanziate per le tariffe incentivanti sono sufficienti a realizzare fino a 5 GigaWatt di impianti fotovoltaici entro il 2027

A tutto questo si aggiunge un contributo a fondo perduto del 40% per le Comunità energetiche nei Comuni con meno di 5mila abitanti.

Le risorse per finanziare i contributi a fondo perduto sono previste all’interno del PNRR e sono pari a 2,2 miliardi di euro entro il 2026.

I criteri con cui avviene la ripartizione tra i membri della comunità dell’incentivo erogato dallo Stato sono stabiliti liberamente all’interno dello Statuto dalla Comunità stessa all’atto della sua costituzione.

Il principale requisito tecnico è che tutti i contatori dei membri della CER siano allacciati alla stessa cabina elettrica primaria, che generalmente include un’area sufficientemente vasta da non creare limitazioni.

Esempi di combinazioni di soggetti che possono dare vita ad una CER

Una Comunità Energetica è un’associazione di semplici cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese. Ecco di seguito alcuni esempi pratici di CER:

  • Vicini di casa: creazione di una rete di energia solare condivisa tra le case adiacenti per ridurre le bollette energetiche individuali
  • Amministrazione comunale e cittadini residenti del comune: implementazione di impianti rinnovabili in proprietà comunali per fornire energia pulita alle strutture e alla comunità locale
  • Aziende: collaborazione tra più aziende o aziende e cittadini privati 
  • Comunità rurale: creazione di una rete energetica rinnovabile in un villaggio o in una zona rurale per migliorare ridurre i costi dell'energia e reinvestire i fondi guadagnati dalla condivisione dell’energia per lo sviluppo e la promozione della comunità stessa

Un caso leggermente diverso è quello dei condomini e più in generale di due o più soggetti autoconsumatori di energia rinnovabile che vogliano agire collettivamente sulla base di un accordo privato per beneficiare delle condivisione dell’energia: in questo caso si parla di gruppi di autoconsumo (o di autoconsumatori).

Normativa Comunità Energetiche in Italia

In Italia, il contesto normativo relativo alle comunità energetiche rinnovabili si basa principalmente sul Decreto Legislativo 28/2011, noto come "Codice dell'Energia", e sul Decreto Legislativo 162/2019 che introduce il concetto di comunità energetiche rinnovabili in Italia (e ha recepito la Direttiva europea RED II 2001/2018).

Con la pubblicazione da parte di ARERA (Autorità di regolazione per l’Energia) del il testo unico integrato per l’autoconsumo diffuso (TIAD) nel Dicembre 2022 il contesto normativo è chiaro.

Nell’attesa di alcune indicazioni operative che si attendono a breve, le Comunità Energetiche Rinnovabili si possono già costituire seguendo i passaggi già definiti:

  • Individuare altri utenti connessi alla stessa cabina primaria a cui associarsi
  • Formalizzare la costituzione della CER ed approvarne lo Statuto che indichi come ripartire e destinare i vantaggi condivisi
  • Realizzare gli impianti fotovoltaici dei prosumer ed allacciarli in rete
  • Richiedere l’incentivo al GSE

Per realizzare tutto questo è assolutamente consigliabile rivolgersi a dei professionisti del settore che possano affiancare i promotori della comunità in tutti i passaggi necessari: verifiche e consulenza preliminari; costituzione della CER e redazione dello statuto; progettazione, fornitura ed installazione degli impianti fotovoltaici; gestione delle domande di connessione ed allaccio in rete. 

I vantaggi di una Comunità Energetica

  • Benefici ambientali: produzione di energia a km0 senza emissione di CO2; si evita di produrre energia da fonti fossili e si riduce l’utilizzo di inquinanti e climalteranti. Si riducono gli sprechi evitando anche le perdite di distribuzione.
  • Benefici sociali: consolida il concetto di condivisione e di responsabilità sociale; crea anche un indotto occupazionale e si promuove l’economia circolare.
  • Benefici economici: risparmi in bolletta in quanto più energia si autoconsuma, minori sono i costi delle componenti variabili della bolletta. Inoltre si usufruisce degli incentivi dedicati.

Promuovi o aderisci a una Comunità Energetica Rinnovabile!

Far parte di una Comunità Energetica porta a un modo nuovo di vivere l'energia: oltre al guadagno economico, alla maggiore indipendenza energetica ed alla riduzione delle emissioni di CO2, aderire a una comunità energetica rinnovabile significa costruire legami più stretti con i tuoi vicini e creare un senso di appartenenza alla tua comunità.

Collaborando con altre persone che condividono i tuoi ideali di sostenibilità, potrai scambiare conoscenze, supporto e risorse a beneficio dei singoli e della comunità per diventare un promotore di cambiamento verso di un futuro sostenibile

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