Comunità Energetiche Rinnovabili: dal PNRR arrivano 5,7 miliardi

Il modello delle comunità energetiche come punto di riferimento per le energie rinnovabili

Ammonta a 5 miliardi e 700 milioni lo stanziamento in arrivo per la creazione ed il potenziamento delle cosiddette CER (acronimo di Comunità Energetiche Rinnovabili), una realtà sempre più consolidata che promette di rivoluzionare il panorama energetico nazionale.
Grazie ai recenti sviluppi nel campo della tecnologia fotovoltaica, queste Comunità composte da gruppi di cittadini e/o da entità giuridiche potranno condividere e produrre energia rinnovabile, grazie alla spinta dei fondi europei per una gestione dell’energia più democratica e sostenibile.

Le radici delle comunità energetiche in Italia sono in realtà più antiche di quanto si pensi: già dal 1921, infatti, sui monti dell’Alto Adige, le piccole comunità locali producono energia da fonti rinnovabili, tra cui idroelettrico, fotovoltaico e biomassa.

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La normativa prevista per la creazione delle comunità energetiche

5,7 miliardi non sono poca cosa. Attraverso questi fondi erogati dal PNRR lo stato italiano potrà fornire un supporto concreto alla realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile e per l’ampliamento di quelli già esistenti.

Questo aiuta si articola quindi in due misure principali:

  • Una tariffa incentivante per l’energia consumata: verrà prevista una tariffa vantaggiosa sull’energia elettrica consumata sia dagli autoconsumatori sia dalle comunità energetiche, con un finanziamento totale di 3,5 miliardi di euro. Questo fondo verrà finanziato attraverso un prelievo sulle bollette dell’energia elettrica di tutti i consumatori e sarà in vigore per un periodo di 20 anni.
  • Sovvenzioni agli Investimenti: La seconda misura offre una sovvenzione fino al 40% dei costi ammissibili, con un bilancio totale di 2,2 miliardi di euro, finanziato attraverso il PNRR.

Requisito fondamentale per accedere a questi finanziamenti è la operatività di questi progetti entro e non oltre il 30 giugno 2026, nei comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti.

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In che modo i soggetti possono dare vita a una CER?

Con il fine ultimo ed indispensabile di attuare una politiche di produzione dell’energia “pulita” riducendo al contempo la dipendenza dal combustibile fossile, le Comunità Energetiche Rinnovabili permettono ai soggetti che vi prendono parte di avere un contemporaneamente un duplice e fondamentale ruolo, quello di prosumer e consumer, con l’obbiettivo di distaccarsi parzialmente dai tradizionali gestori di rete.

Nello specifico, i prosumer sono coloro che producono energia rinnovabile tramite l'installazione di pannelli solari fotovoltaici sul proprio tetto o in altre aree comunque di proprietà. L’energia prodotta verrà così condivisa da tutta la comunità energetica, secondo quanto stabilito da statuto redatto e sottoscritto dai componenti della CER stessa. I prosumers potranno quindi beneficiare sia del vantaggio di compensare l’energia prodotta in eccesso, sia vedersi ridotta la propria bolletta elettrica.
L’altro ruolo invece, quello dei consumer, è costituito semplicemente dai membri della CER che non producono energia ma si limitano a beneficiare di quella prodotta dai prosumer. Il vantaggio di essere un consumer è quello di poter acquistare energia pulita dalla comunità godendo quindi dell’incentivo che lo Stato riconosce alla comunità per ogni kWh di energia elettrica prodotto e consumato all’interno della comunità stessa.

I soggetti necessari per dare vita ad una Comunità Energetica possono essere quindi semplici cittadini, attività commerciali, PA e piccole e medie imprese.
Vi abbiamo riportato alcuni (e tra i più diffusi) esempi di CER:

  • Vicini di casa: creazione di una rete di energia solare condivisa tra le case adiacenti per ridurre le bollette energetiche individuali, agendo allo stesso tempo come prosumer e consumer;
  • Amministrazione comunale e cittadini residenti del comune: implementazione di impianti rinnovabili in proprietà comunali per fornire energia pulita alle strutture e alla comunità locale;
  • Aziende: collaborazione tra più aziende o aziende e cittadini privati i primi nel ruolo di prosumer, i secondi di consumer;
  • Comunità rurale: creazione di una rete energetica rinnovabile in un villaggio o in una zona rurale per migliorare ridurre i costi dell'energia e reinvestire i fondi guadagnati dalla condivisione dell’energia per lo sviluppo e la promozione della comunità stessa.

Una fattispecie leggermente diversa è quella nella quale rientrano i condomini (come in linea generale quella nella quale rientrano due o più soggetto autoconsumatori di energia rinnovabile), che tramite accordo privato vogliono godere della condivisione dell’energia: in questo caso è sempre meglio parlare di “gruppo di autoconsumo”.

Opportunità e sfide delle Comunità Energetiche

Ci sono ovviamente vantaggi e svantaggi legati alla creazione o al potenziamento delle CER, vediamoli insieme a confronto in modo da avere il quadro completo.

Le opportunità per le Comunità Energetiche:

  • Risparmio in bolletta
  • Riduzione impatto ambientale
  • Distribuzione equa dei benefici energetici
  • Aumento dell’indipendenza energetica
  • Incentivi finanziari
  • Riduzione costi energetici
  • Possibilità di guadagno dall’energia prodotta

Le sfide delle CER:

  • Tempi burocratici per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie
  • Necessità di coordinare diversi soggetti interessati
  • Investimento iniziale significativo in termini di progettazione complessiva
  • Ritorno economico non immediato

Quello che è certo è che le CER rappresentano un notevole vantaggio per molti soggetti accomunati dall’obbiettivo di produrre energia sostenibile e soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Noi di Efficasa comunque consigliamo di valutare con attenzione tutte le eventuali possibilità prima di intraprendere una strada burocratica tortuosa e non particolarmente semplice.

Concludendo, anche se le Comunità Energetiche rappresentano un passo avanti significativo verso un futuro energetico più sostenibile e democratico, anche in vista dell’aumento del costo dell’energia elettrica, è fondamentale affrontare queste sfide ed opportunità per garantire ai nostri figli un futuro più pulito, più sostenibile.

Abbiamo parlato delle comunità energetiche anche in un altro articolo. Clicca qui per leggerlo

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