Lo Scambio sul Posto sta per finire? Cosa succederà a fine 2024

Lo Scambio sul Posto è stato per anni una delle principali forme di incentivazione per chi ha installato impianti fotovoltaici nella propria casa o azienda al fine di produrre energia elettrica dal sole. Tuttavia, con l'attuazione della direttiva Red II (D.Lgs. 199/2021), lo Scambio sul Posto 2024 è destinato a terminare, segnando il passaggio a nuovi sistemi di rendita per gli impianti di produzione di energia solare, come il Ritiro Dedicato e le Comunità energetiche.

In questo articolo, vediamo nel dettaglio cosa dice la normativa riguardo alla fine dello Scambio sul Posto 2024 e cosa fare dopo questo termine.

Cos'è e come funziona lo Scambio sul Posto?

Lo Scambio sul Posto è un sistema di gestione dell'energia elettrica che consente agli impianti fotovoltaici e ai loro proprietari di compensare l'energia prodotta in eccesso e immessa nella rete con quella prelevata dalla rete stessa in un secondo momento. Ecco come funziona:

  • La produzione e immissione: durante i periodi in cui il tuo impianto fotovoltaico produce più energia di quella che consumi, l'eccesso viene immesso nella rete elettrica nazionale.
  • Il prelievo: nei momenti in cui il tuo impianto non produce energia sufficiente, puoi prelevare energia dalla rete tradizionale.
  • La remunerazione: la convenzione riconosce un ritorno economico in base al valore minore tra l'energia immessa e quella prelevata.

Per usufruire del servizio, è necessario che gli impianti di produzione e consumo siano collegati a un solo punto di connessione con la rete pubblica, quindi un semplice, singolo, contatore.

Cosa Accadrà Dopo la Fine dello Scambio sul Posto nel 2024?

Lo Scambio sul Posto è destinato a concludersi al 31 dicembre 2024. Da questa data, gli impianti dovranno passare a forme di incentivazione diverse, come le comunità energetiche o il ritiro dedicato. L'art. 4-ter del D.L. Energia prevede una graduale uscita dal servizio, con priorità per impianti più potenti e datati.

Dopo la cessazione dello Scambio sul Posto, i proprietari di impianti fotovoltaici avranno tre alternative:

  • Ritiro Dedicato: Vendere l'energia prodotta al GSE a un prezzo determinato dal decreto ministeriale.
  • Autoconsumo e Comunità Energetiche: Consumare l’energia prodotta e immettere l’eccedenza nella rete, ricevendo un corrispettivo basato sul valore di mercato dell’energia.
  • Installare sistemi di accumulo dell'energia: riducendo così la dipendenza dalla rete e ottimizzando l'uso dell'energia autoprodotta. (clicca qui per scoprire le nostre batterie e sistemi di accumulo)

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Il Ritiro Dedicato dell’energia prodotta: cos’è?

Il Ritiro Dedicato prevede la vendita di tutta la produzione eccedente di elettricità al GSE a un prezzo variabile. Si tratta del Prezzo Zonale Orario (PO), ovvero il prezzo che si forma sul mercato elettrico che varia in base all'ora nella quale l'energia viene immessa in rete e alla zona di mercato in cui si trova l'impianto.

Il Ritiro Dedicato offre quindi una discreta sicurezza economica e facilita la gestione amministrativa. Tuttavia, può essere più complesso da stipulare rispetto allo Scambio sul Posto, che ottimizza l'autoconsumo e riduce le bollette elettriche, ideale per chi ha produzione variabile e consumi non sempre coincidenti con i picchi di produzione.

In conclusione

Lo Scambio sul Posto, dal 2005, ha rappresentato una delle principali forme di incentivazione per gli impianti fotovoltaici, ma con la direttiva Red II e il D.Lgs. 199/2021, questo regime è destinato a terminare alla fine del 2024, salvo ulteriori proroghe. Gli impianti esistenti dovranno passare a nuove forme di incentivazione come il Ritiro Dedicato o le Comunità energetiche

L’alternativa è quella di adattare il proprio impianto ai consumi reali, includendo batterie per il fotovoltaico, che consentono di immagazzinare l'energia prodotta in eccesso in modo da utilizzarla nei momenti di picco o quando i tuoi pannelli solari non producono abbastanza energia. Questo non solo ti consente di ridurre la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale, ma contribuisce anche a diminuire i costi delle bollette relative all'elettricità.

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