Pronti gli incentivi agrivoltaico europei

L’UE approva un piano da 1,7 miliardi di euro per le installazioni agrivoltaiche

Sulla spinta del piano del cambiamento verso nuove tecnologie di produzione di energia che tutelino l’ambiente sostenute anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), arrivano nuovi incentivi per il settore agricolo e per l’installazione di pannelli fotovoltaici in combinazioni a colture agricole che si prestano a tale scopo.
Così la Commissione UE ha approvato (finalmente aggiungiamo noi) uno stanziamento di 1700 milioni di euro per l’Italia, dedicato esclusivamente alle installazioni di sistemi agrivoltaici (cioè quella modalità di installazione che combina la produzione fotovoltaica a quella agricola e/o zootecnica), con un massimo di potenza installabile di circa 1 GW.

L’obbiettivo UE è più che chiaro e mantiene le promesse di una Europa e un’Italia “decarbonizzate” previste nel maxi piano Green Deal.

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In cosa consiste la produzione Agrivoltaica

Come abbiamo precedentemente accennato, l’agrivoltaico è una nuova dimensione del fotovoltaico, molto promettente per i vantaggi di utilizzo del suolo agricolo e per la produzione di energia e che porta ulteriori migliorie anche in termini di produzione agricola:

  • una minore richiesta di acqua per l’irrigazione (anche fino al 20%);
  • la possibilità di recupero dell’acqua piovana;
  • ottimizzazione dell’ombreggiamento per le colture (anche con sistemi ad inseguimento solare);
  • la possibilità di pascolo per bestiame;
  • riduzione dell’erosione del suolo (causata dal vento)
  • possibile impiego efficiente di moduli bifacciali;
  • bilanciamento delle emissioni di gas serra; si stima infatti che solo il settore agricolo immetta il 10% di CO2 totale in Europa

In buona sostanza, gli agricoltori potrebbero sfruttare i vantaggi di un ombreggiamento programmabile, che consentirebbe l’attenuazione del vento ed il mantenimento dell’umidità del suolo, condizioni ottimali per la produzione agricola anche in aree che risulterebbero altresì inutilizzabili.

Naturalmente, i sistemi agrivoltaici si adattano bene ad alcune colture e meno ad altre. Per questo motivo occorre uno studio agronomico e ingegneristico approfondito per stabilire se e come il sistema agrivoltaico sia funzioinale in ogni caso specifico.

Lo stanziamento degli incentivi UE per il settore agricolo

Secondo un autorevole studio del JRC della Commissione europea, è venuto fuori che occupando solo l’1% della superficie coltivabile in EU, risulterebbe possibile installare circa 944 GW, ben più dei target previsti per il 2030. Ne sanno qualcosa in Germania, dove hanno preventivato che ricoprendo solo un quarto della superficie destinata a semina sono in grado di coprire interamente il fabbisogno nazionale di energia elettrica.

I finanziamenti per l’agrivoltaico arrivano in gran parte dal Recovery Plan (1.100 Ml€) previsto dall’UE saranno erogati attraverso dei bandi dedicati ad un settore che può fornire un importante contributo alla produzione di energia rinnovabile, anche attraverso i bandi per l’Agrisolare (fotovoltaico sui tetti), in via di assegnazione da parte del GSE, dove sono stanziati circa 1.000 milioni di euro.

I fondi potranno coprire fino al 40% degli investimenti, è previsto un meccanismo a “due vie” per le differenze tra l’incentivo ed il valore dell’energia immessa in rete; importante notare che gli impianti dovranno essere operativi prima del 30 giugno 2026!

Insomma, l’UE si sta dando davvero da fare per dare una svolta concreta circa l’utilizzo di energie rinnovabili. E tu, cosa aspetti?

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