Transizione 5.0: il nuovo piano di incentivi per l'efficientamento energetico delle Aziende

Risparmiare sui costi energetici per la tua azienda? Ora è più semplice

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 19/2024 che sancisce all’art. 38 la nascita di Transizione 5.0.
Ma in cosa consiste questo nuovo Piano?
L'iniziativa promuove la transizione dei processi produttivi verso un modello energetico efficiente, sostenibile e incentrato sulle energie rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere un risparmio energetico di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio entro il periodo 2024-2026.
Si tratta di una potente rivoluzione energetica che mira ad abbattere il consumo di carburante fossile nei prossimi anni.

Questa iniziativa è destinata alle imprese che, in questo anno e per tutto il 2025, effettuano nuovi investimenti nelle loro strutture produttive come parte di progetti innovativi volti a ridurre i consumi energetici.

Le spese ammissibili del Piano di Transizione 5.0

Possono beneficiare del Credito d'Imposta Transizione 5.0 gli stessi beni inclusi nel Piano Nazionale Transizione 4.0. Inoltre, il Decreto 19/2024 estende l’elenco dei beni immateriali che possono accedere ai benefici di Transizione 5.0 includendo i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding); così come i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme summenzionati.

La condizione per ottenere gli incentivi è che l'utilizzo di tali beni porti a una riduzione complessiva dei consumi energetici della struttura produttiva coinvolta nel progetto di innovazione pari o superiore al 3%, oppure a una riduzione dei consumi energetici dei processi coinvolti dall'investimento pari o superiore al 5%.

In definitiva:

  • minimo 3% se parliamo di riduzione dei consumi per l’intera struttura di produzione;
  • minimo 5% se vuole portare ad una riduzione dei consumi energetici di specifici processi produttivi.

Oltre a software, sistemi e sensori ed altro, sono annoverati tra gli interventi agevolabili anche le soluzioni che contemplano l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, ivi compresi gli impianti di accumulo energetico (escluse le biomasse), nonché programmi formativi mirati a migliorare o consolidare le competenze del personale nelle tecnologie cruciali per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Questo significa che gli impianti fotovoltaici aziendali anche con batterie di accumulo rientrano tra le spese che godono del credito di imposta previsto a incentivo dell’investimento.

Importante sottolineare che sono considerati ammissibili esclusivamente gli impianti fotovoltaici con pannelli solari Made in EU con efficienza minima del 21,5%.

Vuoi sapere se la tua azienda rientra nel piano Transizione 5.0?

Quali sono le aliquote di agevolazione previste nel contesto del Piano Transizione 5.0?

A fronte di una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva pari almeno al 3%, oppure una riduzione dei consumi energetici di almeno il 5% per singolo impianto, le aliquote di agevolazione sono le seguenti:

  • 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% per gli investimenti oltre i 2,5 milioni di euro fino a 10 milioni di euro;
  • 5% per investimenti superiori a 10 milioni di euro fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro all'anno.

Nel caso di una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 6%, o una riduzione dei consumi energetici dei processi coinvolti nell'investimento superiore al 10%, le aliquote di agevolazione sono così suddivise:

  • 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 20% per gli investimenti oltre i 2,5 milioni di euro fino a 10 milioni di euro;
  • 10% per gli investimenti oltre i 10 milioni di euro fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro all'anno.

Se la riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva supera il 10%, o la riduzione dei consumi energetici per singolo impianto è superiore al 15%, le aliquote di agevolazione diventano:

  • 45% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 25% per gli investimenti oltre i 2,5 milioni di euro fino a 10 milioni di euro;
  • 15% per gli investimenti oltre i 10 milioni di euro fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro all'anno.

In aggiunta, per gli impianti fotovoltaici con maggiore efficienza, sono previste maggiorazioni del 120% e 140%, a seconda delle specifiche dei moduli fotovoltaici, se la loro efficienza è rispettivamente di almeno il 23,5% o 24%.

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Come si calcola la riduzione dei consumi?

La valutazione deve avvenire su base annuale, ed è calcolata con riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello di avvio degli investimenti, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico.

Come accedere al beneficio di Transizione 5.0?

Per accedere alle agevolazioni Transizione 5.0 le imprese devono presentare, in via telematica e con un modello messo a disposizione dal GSE, la documentazione prevista nel decreto unitamente ad una comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso.

Spetta all’azienda comunicare periodicamente al GSE l’avanzamento dell’investimento ammesso, fino a completamento. Poi, in base a tali comunicazioni è determinato l’importo del credito d’imposta utilizzabile.

Come devono essere redatte le certificazioni?

Le certificazioni richieste, dovranno essere rilasciate da un valutatore indipendente.

Nello specifico dovrà essere attestata:

  1. ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
  2. ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.

Tra i soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni sono compresi:

  • gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339;
  • le Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI

Come compensare il credito maturato?

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, cinque giorni dopo la comunicazione del GSE all’Agenzia delle Entrate. La compensazione deve essere però effettuata, attraverso il modello F24, entro il 31 dicembre 2025. Nel caso in cui un’azienda non riuscisse a compensare l’intero credito maturato, può comunque compensarlo nel 5 anni successi, con altrettante quote annuali di pari importo.

Se vuoi saperne di più, se hai bisogno di stilare un progetto di efficientamento per la tua azienda che comprenda sia un software di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi sia un impianto fotovoltaico, contatta i consulenti Efficasa per tutta l’assistenza necessaria e per un preventivo gratuito e senza impegno.

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