Il Fotovoltaico in Inverno: cosa succede quando fa freddo e in caso di meteo avverso

Molti credono che un impianto fotovoltaico sia davvero conveniente solo nei mesi estivi. Non c’è dubbio sul fatto che il funzionamento del fotovoltaico dipenda dalla luce del sole, normalmente molto più presente durante la stagione estiva rispetto a quella invernale.
In inverno, inoltre, sono molto più frequenti fenomeni atmosferici come nuvolosità persistente, pioggia, vento e neve che possono influenzare negativamente il rendimento dell’impianto, sporcandolo, impendendo una piena irradiazione solare, coprendolo di foglie o altro.
Nonostante questo, anche la stagione invernale può essere un buon periodo per sfruttare al meglio le caratteristiche degli impianti fotovoltaici, massimizzando produzione e rendimento nei limiti del possibile. Vediamo insieme come e perché.


La temperatura e il tempo di esposizione al sole

Innanzitutto, va detto che di fatto le temperature più basse dell’inverno non sono un fattore negativo per la produzione di energia. Anzi, come spieghiamo più avanti, temperature inferiori possono migliorare la resa in termini di potenza. Più che altro, in inverno abbiamo meno ore di sole e maggiori probabilità di meteo avverso. Questi fattori sono più influenti della temperatura.
L’eccessivo irraggiamento e le alte temperature durante le giornate estive possono avere degli effetti controproducenti sui moduli, causando il surriscaldamento delle celle e una maggiore perdita di potenza rispetto a periodi meno caldi. I pannelli fotovoltaici, infatti, non sono tutti uguali e il loro rendimento dipende da vari fattori. Uno di questi è appunto la temperatura.
Secondo gli standard IEC, la temperatura di riferimento per misurare le performance del modulo dovrebbe essere 25°C. Tuttavia, sappiamo che le condizioni operative reali sono molto diverse e le temperature effettive sono molto più alte.
Qui entra in gioco il concetto di coefficiente termico (o coefficiente di temperatura). I moduli, essendo composti da silicio cristallino, diminuiscono la loro resa all’aumentare della temperatura. Il coefficiente di temperatura indica la diminuzione di potenza di un modulo per ogni grado di temperatura in più rispetto allo standard. Questo coefficiente termico normalmente è compreso tra -0,35% e -0,5% e si trova nella scheda tecnica. Non bisogna allarmarsi: è una caratteristica naturale del silicio ed è assolutamente normale. Ma nella scelta di un modulo è importante confrontare attentamente questo fattore.

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Agenti atmosferici e impianto fotovoltaico

Le nuove tecnologie permettono ai moduli di raggiungere un’efficienza del 30% della produttività anche nelle giornate più nuvolose, grazie a una maggiore sensibilità delle celle. D’altro canto, non sempre i tipici agenti atmosferici invernali costituiscono solo un problema.
Infatti, pioggia, vento e neve, se non persistono per troppi giorni consecutivi, possono anche essere d’aiuto agli stessi impianti andando di fatto a pulire i pannelli fotovoltaici da eventuali accumuli di sporcizia. Naturalmente, noi consigliamo comunque e sempre una corretta manutenzione e pulizia degli impianti, per una maggiore sicurezza ed efficacia.

Qui puoi leggere il nostro approfondimento sulla manutenzione dell’impianto fotovoltaico



Gli ottimizzatori di potenza a livello di singolo modulo

Non va sottovalutato neanche il ruolo degli ottimizzatori di potenza e quindi l’opportunità di installarli sul proprio impianto. Gli ottimizzatori inseriti per ogni modulo fotovoltaico permettono infatti di incrementare fino al 25% in più la produzione dell’impianto riducendo l’impatto negativo dei fattori ambientali o funzionali ed evitando che problematiche su un pannello si ripercuotano sull’intera stringa e quindi su tutto il sistema.

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I sistemi di accumulo per usare al meglio l’impianto fotovoltaico sia in estate che in inverno

La discontinuità di luce tra giorno e notte e i diversi tempi di esposizione al sole tra estate e inverno portano ovviamente l’impianto a produrre più energia durante il periodo estivo e nelle ore di luce. In inverno o nelle ore con luce scarsa o assente l’impianto fotovoltaico produrrà di meno.
Va detto però che spesso la maggiore produzione di elettricità non viene sfruttata in pieno. Infatti, la quota necessaria per il consumo domestico può essere inferiore all’energia prodotta dall’impianto. Perciò, abbiamo in molti casi un surplus di produzione.
Ecco perché risulta conveniente associare a un impianto fotovoltaico anche un sistema di accumulo. Questa soluzione permette di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto e non immediatamente consumata dalle utenze, per poi utilizzarla quando ce n’è bisogno. In questo modo si massimizza l’autoconsumo, si ammortizza molto più velocemente l’investimento e si riduce al minimo l’eventuale scambio di energia con il gestore, aumentando così il nostro risparmio.
In inverno, la presenza di una batteria di accumulo permette facilmente di conservare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto per utilizzarla anche nelle giornate più nuvolose.

Dai uno sguardo ai sistemi di accumulo su Efficasa


In conclusione, bisogna combinare un uso intelligente dell’impianto con l’adozione di componenti e tecnologie evolute, come moduli più performanti e stabili, inverter “smart”, ottimizzatori di potenza e batterie d’accumulo. In questo modo ci assicureremo una performance efficace e una convenienza del fotovoltaico anche in inverno.

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