Se acquisti un impianto fotovoltaico e una batteria d’accumulo puoi avere diritto all’Ecobonus 110%, a patto di svolgere almeno uno degli interventi trainanti. Ci sono due modi per usufruire dell’Ecobonus:
Sconto in fattura pari al prezzo dell’impianto: in pratica, non paghi niente e il fornitore poi recupererà il credito d’imposta o lo cederà a terzi.
Detrazione fiscale e cessione del credito: paghi l’impianto ma puoi detrarre il 110% delle spese in 5 anni oppure cedere il tuo credito di imposta a una banca o a un altro intermediario.
Con le recenti modifiche, vanno considerate le seguenti differenze in base alla tipologia di immobile per ottenere il Superbonus. In particolare, le spese devono essere effettuate entro:
Edifici unifamiliari
Condomìni e edifici fino a 4 unità immobiliari con unico proprietario
Edifici di proprietà ex IACP
Comunità energetiche rinnovabili, cooperative di abitazione, ASD, organizzazioni senza scopo di lucro
Comuni dei crateri sismici
Il cliente che effettua gli interventi di efficientamento energetico che danno diritto alla detrazione del 110% ha molti obblighi per dimostrare di essere in regola. Tra le altre cose, deve fornire in particolare:
Ci saranno controlli molto precisi e sanzioni molto severe per i trasgressori, oltre alla perdita del diritto alla super detrazione.
È fondamentale quindi scegliere un bravo tecnico indipendente (normalmente un ingegnere-certificatore energetico) che valuti con attenzione e nel solo interesse del cliente lo stato dell’immobile, le eventuali situazioni critiche che impedirebbero di ottenere il Superbonus e che definisca i lavori necessari e opportuni per garantire il reale efficientamento dell’edificio, redigendo le asseverazioni senza pressioni dal committente terzo. Il motivo? Se qualcosa va storto o se i successivi controlli delle Autorità ravviseranno delle irregolarità, a pagarne le conseguenze legali ed economiche è il cliente finale, non il fornitore, come è ben spiegato nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate 24/E dell’8 Agosto 2020.
Inoltre, dato che la materia è in continua evoluzione, consigliamo sempre di rivolgersi anche al proprio commercialista per verificare i propri requisiti in base alle norme più aggiornate.
Cosa succede per chi non ha i requisiti minimi richiesti per accedere al 110% oppure semplicemente non vuole effettuare lunghi e impegnativi lavori in casa con tutte le numerose e rigide pratiche fiscali, tecniche e burocratiche richieste?
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